Il Totem (o nome di caccia) è un soprannome che viene dato ad uno scout per sottolineare una sua caratteristica peculiare. Di solito si tratta del nome di un animale (ma può essere anche una pianta, un albero o un fenomeno atmosferico) seguito da un aggettivo. Spesso l'animale richiama un aspetto fisico della persona, mentre l'aggettivo un tratto positivo della sua personalità.
Robert Baden-Powell, il fondatore dello scautismo, racconta che nel periodo in cui si trovava in Rhodesia (l'attuale Zimbabwe), la tribù dei Matabele, lo chiamarono "Impeesa", termine da lui tradotto come "l'animale che si sposta furtivamente di notte". A posteriori tale animale è stato associato con il lupo e la parola di cui sopra tradotta anche con l'espressione "Il lupo che non dorme mai". Altri nomi gli erano stati attribuiti, sia in Africa ("Katankye", l'uomo dal grande cappello o "M'hlala panzi", l'uomo che si sdraia per sparare) sia dagli Indiani d'America (Pino solitario all'orizzonte).
In Italia durante il periodo della giungla silente, tra il 1927 ed il 1945, quando le associazioni scout erano state sciolte dallo Stato, gli aderenti al movimento clandestino delle Aquile randagie utilizzarono molto i soprannomi (anche se non sempre riferiti ad animali), per non essere riconosciuti dalle autorità che li perseguitavano.
Andrea Beccarini - Lupo Sapiente
Mirko Tavani - Leone Saggio
Andrea Marchetti - Airone Ingegnoso
Alessandro Venzaga - Volpe Laborioso
Francesco Colasanti - Koala Premuroso
Simone Vogna - Gufo Meticoloso
Pavel Bassotti - Scoiattolo Coraggioso
Lorenzo Formichetti - Furetto Aitante
Giulia Festuccia - Orsetto Propositivo
Ermanno De Amicis - Cervo Giudizioso
Giorgio Orfei - Marmotta Sagace
Flavio Castellani - Grillo Esuberante
Francesco Ceola - Panda Riflessivo
Francesco Palmegiani - Castoro Deciso